Cosa inibisce il tamoxifene?

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Cosa inibisce il tamoxifene?

Cosa inibisce il tamoxifene?

Sono stati riportati gravi episodi tromboembolici nel corso della terapia con https://hotelmazafran.com/2024/02/29/nuove-linee-guida-per-il-dosaggio-e-il-corso-degli/. Poiché l’incidenza di tali eventi risulta aumentata in pazienti affetti da patologie maligne, non è stata stabilita una relazione causale con tamoxifene. La contestuale somministrazione di medicinali che inibiscono CYP2D6 può portare a concentrazioni ridotte del metabolita attivo endoxifene. Pertanto, durante il trattamento con il tamoxifene, si devono evitare il più possibile i potenti inibitori di CYP2D6 (p.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) (vedere paragrafi 4.5 e 5.2). Si può verificare arresto di flusso mestruale in pazienti in pre-menopausa il che non pregiudica l’attività antitumorale del farmaco.

Interazioni Farmacologiche: Farmaci che Inibiscono il Tamoxifene

Alcuni studi sul tamoxifene hanno dimostrato che le pazienti che assumono tamoxifene in dosi elevate per un lungo periodo hanno un rischio leggermente accresciuto di sviluppare un carcinoma dell’endometrio, la mucosa che riveste l’utero. Tuttavia, questo rischio deve essere valutato rispetto ai benefici derivanti dal trattamento, che per la maggior parte delle pazienti sono di gran lunga superiori ai rischi. Se diagnosticato in stadio iniziale, il carcinoma dell’endometrio può essere curato con successo. I primi segni sono sanguinamento vaginale anormale, che, tuttavia, è causato spesso anche da patologie non cancerose, come i polipi.

  • Le compresse devono essere deglutite intere con un po’ d’acqua, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora.
  • Può inoltre essere somministrato alle donne a rischio elevato di cancro al seno per ridurre la probabilità che si sviluppi un tumore.
  • Non è noto se il tamoxifene viene escreto nel latte materno, pertanto, le madri che allattano al seno non devono cominciare il trattamento con il farmaco.
  • Nello stesso studio è stato rilevato anche un aumento dell’incidenza di trombosi venosa profonda, formazione di cataratta, operazioni chirurgiche per cataratta.

Fattori che Inibiscono l’Effetto del Tamoxifene

In altre parole, il tamoxifene “inganna” le cellule tumorali facendo loro credere che gli estrogeni non siano presenti. Questo meccanismo d’azione è particolarmente efficace nel cancro al seno, dove la crescita del tumore è spesso stimolata dagli estrogeni. Inoltre, il tamoxifene può anche indurre l’apoptosi, o la morte programmata delle cellule, nelle cellule tumorali. In particolare, gli inibitori del citocromo P450, come alcuni antidepressivi (fluoxetina, paroxetina), possono ridurre la trasformazione del tamoxifene in endoxifene, limitando così la sua efficacia. Allo stesso modo, i farmaci che aumentano l’attività del citocromo P450, come la rifampicina, possono accelerare il metabolismo del tamoxifene, riducendo i suoi livelli ematici. Infine, alcuni farmaci, come l’estradiolo, possono competere con il tamoxifene per il legame con i recettori degli estrogeni, riducendo l’effetto antiestrogeno del farmaco.

Il tamoxifene è un farmaco efficace nel trattamento del cancro al seno, ma come tutti i farmaci, presenta rischi ed effetti collaterali. Il bilancio tra i benefici del tamoxifene e i suoi rischi dipenderà dalla situazione individuale di ogni paziente. È importante discutere con il medico dei possibili effetti collaterali e di come gestirli, per fare una scelta informata sul trattamento.

La ricerca continua a studiare nuovi usi per il tamoxifene, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la terapia oncologica. Il tamoxifene viene assorbito dal tratto gastrointestinale e metabolizzato nel fegato attraverso il citocromo P450. Il principale metabolita attivo, l’endoxifene, è responsabile dell’attività antiestrogena del farmaco. Questo metabolita si lega ai recettori degli estrogeni presenti nelle cellule tumorali, bloccando l’azione di questi ormoni e impedendo la proliferazione cellulare. Il tamoxifene viene eliminato principalmente attraverso le feci, dopo essere stato trasformato in composti inattivi.

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